Niente conferenza stampa, ma la distribuzione di un comunicato stampa. Lo ha annunciato in una nota, questa mattina poco dopo le 7, la Polizia di Stato in occasione di un’operazione condotta a Gallarate (Va) su disposizione del GIP del Tribunale dei minori di Milano. Operazione che ha smantellato una baby gang. I cronisti, dunque, si devono accontentare ed è meglio che non facciano domande scomode.
“Incredibile come, per gli inquirenti, nemmeno un fatto di cronaca di questa portata è meritevole di essere comunicato nel corso di una conferenza stampa”, sottolinea Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti.
Per il sindacato dei giornalisti lombardi, questo è l’ennesima stortura introdotta dalla legge Cartabia che, di fatto, sta limitando in modo pesante il diritto dei cittadini ad essere informati.
“Anche se lungo, o corredato da un filmato che ritrae la babygang all’opera come in questo caso, un comunicato stampa non può essere considerato il veicolo esclusivo per diramare informazioni ai giornalisti – conclude Perucchini -. Non poter porre domande per approfondire qualsiasi aspetto della vicenda riduce la trasparenza e rischia di fa passare messaggi parziali. Le risposte non sono dovute, ma le domande devono sempre essere ammesse: un Paese moderno e liberale non può accettare il ritorno all’oscurantismo”.
