Dopo aver analizzato alcuni dei temi specifici legati al ripristino della copertura dell’assicurazione contrattuale per gli infortuni extra professionali -venuta meno con il passaggio dell’Inpgi all’Inps- e un accenno all’avvio del rinnovo del contratto Fnsi-Anso Fisc, su iniziativa dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, insieme a Stamparomana, Stampa Subalpina e le Associazioni Stampa del Friuli Venezia Giulia, del Molise e della Calabria, la giunta della Federazione della Stampa ha approvato quest’oggi, nella sua ultima riunione a Roma prima della pausa estiva, due prese di posizioni a tutela dei colleghi e del sistema informativo.
La prima è una mozione sulla vertenza DAZN. La seconda è un impegno a difesa dell’equo compenso da riconoscere ai giornalisti alla luce dell’accordo appena siglato tra Fieg e Siae per l’avvio di iniziative a tutela dell’equo compenso per gli editori derivante dalla diffusione dei contenuti editoriali attraverso le piattaforme digitali.
Ecco di seguito i testi approvati all’unanimità.
DAZN si aggiudica i diritti della trasmissione della Serie A per cinque stagioni e che fa? Dichiara 14 esuberi su 32 giornalisti per cercare di raggiungere una redditività che non ha avuto fino ad ora. La riorganizzazione redazionale annunciata come piano di crisi – finora ufficialmente mai presentato, così come mai sono stati presentati i conti di Dazn Italia più volte richiesti al tavolo sindacale –, è portata avanti in queste settimane con insufficienti politiche d’incentivo all’esodo, prefigurando ufficialmente al tavolo ammortizzatori sociali totalmente discriminatori e prospettando privatamente ai giornalisti contattati licenziamenti individuali.
La giunta della Federazione Nazionale della Stampa, riunita in assemblea a Roma con le Associazioni Territoriali di Stampa, esprime solidarietà ai colleghi di DAZN al centro di un vortice di tensioni che l’azienda ha strumentalmente posto in atto per liberarsi di metà del personale giornalistico. Diffida DAZN dal proseguire con pressioni individuali al limite della legge, finalizzate al convincimento forzato all’uscita dei colleghi, nella stragrande maggioranza dei casi giovani giornalisti con famiglia a carico.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana si attiverà in ogni modo per tutelare i colleghi, compreso il coinvolgimento dei vertici della Lega Serie A, dei ministeri e degli organi competenti, al fine di verificare se le politiche di riduzione del personale poste in atto dalla multinazionale inglese siano consone:
* ai contenuti del bando di assegnazione dei diritti alla trasmissione delle partite di Serie A predisposto dalla Lega Serie A e aggiudicato a DAZN;
* ai valori di diffusione dello sport e della cultura sportiva legata al calcio;
* alle regole di finanziamento e di aiuto alle aziende in difficoltà.
Queste ultime, in particolare, anche alla luce delle dichiarazioni del Ceo di DAZN, Shay Segev, che ha annunciato come nel 2024 il gruppo «raggiungerà la redditività»: ciò non può essere fatto basandosi solo sul sacrificio occupazionale dei colleghi giornalisti.
L’equo compenso per gli articoli e i prodotti editoriali diffusi sulle piattaforme digitali non può e non deve essere appannaggio esclusivo degli editori, ma patrimonio condiviso con i giornalisti autori degli stessi.
All’indomani dell’annuncio di Fieg di aver affidato alla SIAE il compito di conseguire l’equo compenso di cui al nuovo art. 43 bis della Legge sul diritto d’autore (L. 633/41), nonché i contenuti degli accordi da stipulare e le iniziative giudiziarie a tutela delle ragioni delle imprese editrici, la giunta della Fnsi, riunita a Roma alla presenza delle Associazioni Regionali di Stampa, riafferma con forza la necessità di proseguire il confronto con gli editori per definire un accordo specifico per una condivisione con i giornalisti, dipendenti e non, degli introiti che le aziende registreranno dalle vertenze che le aziende andranno ad aprire in tema di equo compenso ex art. 43 bis L.633/41.
