Martedì 30 settembre i fiduciari e i comitati di redazione delle testate giornalistiche italiane saranno chiamati a confrontarsi con la Federazione Nazionale della Stampa per fare il punto sulle iniziative da avviare alla luce della situazione congelata delle trattative per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro. Lo ha deciso la Giunta della Fnsi insieme ai segretari e presidenti delle associazioni territoriali della stampa nella riunione di questa mattina.
Dopo un anno e mezzo di incontri le delegazioni del sindacato dei giornalisti e degli editori della Fieg si sono lasciate a fine luglio scorso con un nulla di fatto. La volontà del sindacato dei giornalisti di recuperare dignità e diritti dopo un decennio di “fermo” normativo ed economico del contratto si è scontrata con l’atteggiamento degli editori. Da parte loro, infatti, non c’è stata nessuna disponibilità seria di rilancio della categoria e del contratto, bensì le solite richieste di tagli giustificate da “una crisi” che, dal punto di vista manageriale, non sono mai stati in grado di affrontare. A fronte, peraltro di proposte di aumento salariale molto inferiori a quanto perso con l’inflazione.
“Ancora una volta – e ce lo aspettavamo sin dall’inizio del confronto – la volontà degli editori è stata quella di ottenere sconti sulle retribuzioni dei giornalisti. In primis, sui nuovi assunti, giovani o precari di lungo corso che siano. E neanche assunti su nuovi progetti industriali: perché garanzie di crescita occupazionale, gli editori non ne danno. Gli sconti sarebbero sulle assunzioni obbligatorie previste dalle norme dei prepensionamenti”, commenta Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti.
“I colleghi più deboli, i giovani o i precari di lungo corso assunti dopo anni di abusivismo dovrebbero pagare i miseri aumenti proposti dagli editori alla categoria. Il sindacato non può consentirlo, come hanno ribadito i cdr nell’ultima convocazione a Roma, prima dell’estate” dice Anna Del Freo, vicepresidente Alg e membro di Giunta Fnsi.
Logiche miopi e di piccolo cabotaggio, quelle degli editori, alle quali è tempo di rispondere in modo deciso. “Prima della Conferenza nazionale, i fiduciari e i CdR della Lombardia saranno convocati a Milano – annuncia il presidente Alg – Faremo il punto insieme e capiremo quali iniziative potremo mettere sul tappeto. Fino, se necessario, alla mobilitazione della categoria”
Lunedì il Consiglio Direttivo della Alg definirà la data dell’incontro lombardo.