(Fonte: fnsi.it) Il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico nel giorno dell’operazione di terra israeliana: «L’invasione può segnare la fine del diritto internazionale. I cittadini hanno diritto a notizie dettagliate e affidabili».
«Le notizie di oggi su quanto sta accadendo a Gaza richiedono una informazione di approfondimento a cui la Rai non può sottrarsi. Il Contratto di Servizio e l’affidamento in esclusiva del Servizio Pubblico Radiotelevisivo e multimediale impongono all’azienda di fare la sua parte al servizio dei cittadini che hanno diritto ad una informazione dettagliata e affidabile su un evento con molteplici risvolti sul piano dei diritti umani e del diritto internazionale». È quanto si legge in una nota dell’Esecutivo Usigrai diffusa martedì 16 settembre 2025.
«Fa bene il componente del Cda Roberto Natale – prosegue il sindacato dei giornalisti Rai – a mettere in evidenza questa esigenza. Sarebbe sorprendente se tra gli amministratori dell’azienda non si trovasse comune sensibilità rispetto a questa richiesta con scelte conseguenti nei palinsesti Rai».
Il riferimento è alla richiesta, avanzata anche dal consigliere di amministrazione all’azienda, di modificare i palinsesti di prima serata per dare «risalto adeguato» in una delle tre reti generaliste a «ciò che sta accadendo a Gaza nelle ore in cui la città viene rasa al suolo». Per Natale, la situazione «richiede una attenzione ancora maggiore da parte della Rai» e per questo «il servizio pubblico deve mettersi in sintonia con l’angosciato interesse che la vicenda suscita in tanta parte dell’opinione pubblica». (mf)