(Fonte: odg.it) Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito a Roma nei giorni 16 e 17 dicembre 2025, ritiene opportuno – alla luce dei recenti, quotidiani episodi di cronaca nera e giudiziaria – inviare un appello ai vertici dell’Agcom affinché venga riconvocato con la massima sollecitudine il Comitato istituito per vigilare sulla correttezza della trattazione dei processi in tv.
L’Agcom, con delibera 13/08/CSP, definì il 31 gennaio 2008 il perimetro per affrontare con correttezza la materia approntando un “Atto di indirizzo sulle corrette modalità di rappresentazione dei procedimenti giudiziari nelle trasmissioni radiotelevisive”. La delibera all’art. 2 (Codice di autoregolamentazione) prevedeva l’istituzione di un tavolo tecnico per redigere un Codice di autodisciplina con il concorso dell’Ordine del Giornalisti e delle organizzazioni rappresentative
della stampa. Il Codice, dopo 18 mesi di lavoro, vide la luce il 21 maggio 2009 grazie al contributo di Agcom, Rai, Rti-Mediaset, Telecom Italia (allora proprietaria de La7), Ordine dei giornalisti, Fnsi, Frt-Federazione Radio Televisioni e Aeranti-Corallo.
Ulteriori raccomandazioni dell’Agcom furono inserite nella delibera 614/09 del 12 novembre 2009 sulle linee-guida degli obblighi del servizio pubblico radiotelevisivo. Gli omicidi di Avetrana (Sarah Scazzi, 2010) e Perugia (Meredith Kercher, 2007, Corte d’assise d’appello 2011) risvegliarono le attenzioni del Comitato, che però tre anni dopo tacque definitivamente. Ora il Cnog lancia un forte appello all’Agcom perché riconvochi il Comitato per vigilare sulla corretta trattazione di eventi tragici che afferiscono al privato e al pubblico con evidenti ricadute deontologiche.


