Sarà di nuovo in Tribunale a Bergamo, venerdì mattina, Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica. Ancora una volta, Berizzi è obbligato a rivolgersi alla giustizia italiana contro un “leone da tastiera” che lo ha minacciato con post e commenti sui social. Una raffica di molestie cominciate nel 2020.
“Quello che accade al collega Paolo Berizzi -da anni minacciato da ambienti della destra estrema neonazista, e per questo sotto scorta- è sintomatico della cultura dell’odio che, purtroppo, il web alimenta nella mente di certi personaggi. Soggetti che si sentono legittimati a commentare e fare affermazioni gravissime nascondendosi dietro l’anonimato e l’impunità apparente di profili fasulli.
“Ma le denunce di Paolo dimostrano che anche in questi casi, chi minaccia va denunciato e giustamente, perseguito” commenta il presidente della Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini.
Per questi motivi, il sindacato lombardo dei giornalisti anche venerdì sarà a Bergamo al fianco di Berizzi: “Esprimeremo così la nostra solidarietà e il nostro totale sostegno a questa sua battaglia di civiltà, che non può che essere anche la nostra e quella di tutti i cittadini che hanno a cuore la libertà e i principi democratici”.
