Un’analisi puntuale della situazione delle testate lombarde con i più recenti casi sul tappeto, ma anche il quadro d’insieme del settore dopo l’incontro dei vertici della Fnsi con il Governo: il consiglio direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti ha preso in esame questi temi nella sua riunione di giugno.
Si è parlato così dalla cessione della Gazzetta di Mantova dal gruppo Gedi (Repubblica e Stampa) al gruppo Athesis (Arena di Verona, Giornale di Vicenza, Bresciaoggi), ai tre licenziamenti su 10 giornalisti in redazione alla testata online Upday Italia (gruppo multinazionale tedesco Axel Springer) passando per lo sciopero di due giorni (9 e 10 maggio) al Corriere della Sera a fronte dei problemi legati all’accordo sullo smart working, al rinnovo del premio di risultato e all’aggiornamento professionale.
Sul fronte nazionale è stato fatto il punto della situazione dopo l’appuntamento tra la FNSI e il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini. I contenuti del vertice, che erano stati illustrati nel corso della giunta FNSI con i presidenti delle Associazioni territoriali, hanno aperto molti fronti di preoccupazione. A partire dal capitolo prepensionamenti: il sottosegretario ha garantito il suo impegno per individuare nell’arco di poche settimane un minimo finanziamento per il 2023. Ma nessun numero è emerso: né in termini di valore dei finanziamenti né di posti di prepensionamento finanziati. Difficile invece, secondo quanto avrebbe detto Barachini, il sostegno finanziario per interventi simili nel 2024.
Altro capitolo, il sostegno alle agenzie di stampa. Due le linee individuate dal governo: un sostegno diretto alle agenzie di livello nazionale e un sostegno per le agenzie che si occupano di “contenuti verticali”. In particolare, per le agenzie nazionali (6, stando alle anticipazioni) i contributi verrebbero assegnati in base al numero di giornalisti in forza assunti a tempo indeterminato (con un minimo di 50 e la penalizzazione della percentuale di ammortizzatori sociali eventualmente applicati in azienda) e al numero dei “take” prodotti (minimo 400).
Infine, le leggi di sistema: se il governo pare oggi poco interessato a riformare il sistema, il sindacato punterebbe a proporre interventi legislativi da portare all’attenzione della politica.
Il presidente della Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini, ha informato il direttivo di aver chiesto alla segretaria della FNSI l’apertura immediata di un confronto su tutti i temi toccati con il Governo: il mancato sostegno dei prepensionamenti rischia di aprire una stagione preoccupante di tagli all’occupazione, sulle agenzie di stampa occorre un coordinamento con chi sta definendo i criteri per salvaguardare oltre che lavoro anche presenza e capillarità sui territori, mentre sulla riforma delle norme di settore il tutto è imprescindibile da un preventivo confronto interno nel sindacato e con gli organismi di categoria.
In fine, per quanto riguarda l’azione della ALG, il direttivo ha preso atto delle iniziative messe in campo dal sindacato lombardo a partire dall’avvio di una stagione di corsi di formazione e di riqualificazione professionale che sta riscontrando ampio interesse tra i colleghi. Si affinerà, ora l’attività dei progetti di sviluppo organizzativo: al centro nuovi servizi e maggiore assistenza sanitaria.
