Seduta fiume per il Consiglio Direttivo dell’ALG. Nelle 6 ore di riunione i consiglieri hanno cominciato a prendere in esame temi legati al futuro della categoria affrontando, poi, temi specifici legati alla gestione dell’Associazione stessa.
I consiglieri sono stati informati circa l’apertura del confronto per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro Fieg-FNSI e per quello FNSI-Anso Fisc. Per il primo, la Federazione della Stampa sta approfondendo temi specifici tra i quali i capitoli aumento economico, nuove regole per le assunzioni, impatto dell’intelligenza artificiale nella professione e leggi di sistema. Per il secondo in Federazione si aprirà un confronto sulle modifiche al testo attualmente in essere.
Il Direttivo si è poi confrontato sulle prime indicazione relative agli interventi correttivi che mercoledì Casagit ha annunciato in sede FNSI per far fronte al disavanzo di bilancio del 2023. Disavanzo che, se non correttamente governato, rischia di avere un futuro impatto strutturale sui conti dell’ente.
In attesa di documenti Casagit ufficiali sugli interventi previsti, ai consiglieri ALG è stato riportato quello che i vertici Casagit hanno riferito durante la giunta FNSI sulle linee di indirizzo della prossima manovra. In particolare, ci si è soffermati sulle indicazioni emerse circa la revisione delle quote contributive per famigliari a carico, i rimborsi per le visite specialistiche -l’ipotesi è un tetto massimo di 350 euro annui- e dei famaci, oltre a una ridefinizione delle convenzioni con le strutture sanitarie per quanto riguarda i ricoveri.
Nella seconda parte dei lavori, il Consiglio Direttivo ha preso in esame il tema del contributo che la “Lombarda” versa all’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati. Il contributo è ormai versato da solo 3 regioni in Italia: in una situazione di crisi del sistema come quella che i colleghi e il sindacato stanno vivendo, questa situazione rischia di diventare anacronistica e difficilmente sostenibile. Infine, il Direttivo ha esaminato l’ipotesi di dar corso a un’operazione di recupero di ex-soci allontanati dal sindacato per la loro situazione di morosità sulle quote d’iscrizione.
