Via libera dal consiglio direttivo dell’Associazione all’operazione “Recupero ex soci morosi”. La decisione, assunta all’unanimità nel corso dell’ultima riunione, lo scorso 2 settembre, fa parte di una chiara scelta del consiglio direttivo dell’Associazione di provare a recuperare l’iscrizione dei giornalisti lombardi che, nei decenni scorsi, per una svariata serie di motivi tra i quali anche il difficile momento che la categoria sta attraversando, non hanno rinnovato la loro iscrizione e non lo hanno comunicato, diventando così ufficialmente “morosi”.
Le regole dell’Associazione, però, stabiliscono che la reiscrizione di un moroso preveda il versamento di tutte le quote arretrate. Con la sua decisione, invece, il Consiglio direttivo ha voluto agevolare la reiscrizione anche dal punto di vista economico.
Ecco le nuove regole per “Recupero ex soci morosi”.
L’iniziativa ha una durata limitata ai prossimi 12 mesi e, di conseguenza, scadrà il 31 agosto 2025.
Ai colleghi ex soci morosi che chiedono la reiscrizione con quota fissa, sarà richiesto il pagamento di 100 euro quali arretrati (pari a una doppia quota annuale che l’ALG ha dovuto comunque versare per loro alla Federazione della Stampa) e la quota dell’anno in corso. In totale, quindi, 165€.
Ai colleghi ex soci morosi che chiedono la reiscrizione con contratto di lavoro o pensione e ai quali si applica la trattenuta percentuale dello 0,30%, sarà richiesto il pagamento di 100 euro quali arretrati (con la motivazione precedente) a cui si aggiunge la comunicazione al datore di lavoro o all’Inps tramite i nostri uffici, dell’inizio della trattenuta percentuale su stipendio o pensione.
Oltre a questa importante decisione, il consiglio direttivo nella sua ultima riunione ha preso in esame altri temi importanti: l’assicurazione sanitaria suppletiva attiva con Marsh e offerta dai nostri uffici (insieme a un ricco pacchetti di tutele assicurative tra cui anche RC veicoli, casa e contro le querele); l’attività del Poliambulatorio Alg sempre a disposizione dei giornalisti lombardi con 65 medici operativi e oltre una ventina di specialità sanitarie; lo studio avviato in collaborazione con l’Unci Lombardia sulla realtà degli uffici stampa pubblici lombardi.
